Prevenzione cardiovascolare: alimentazione e attività fisica 

prevenzione cardiovascolare

Per proteggere il cuore e mantenere una buona salute cardiovascolare, è essenziale puntare su uno stile di vita attivo e su scelte alimentari consapevoli. Come sottolineato in un’intervista per Fondazione Veronesi dal professor Bruno Trimarco, presidente della Società italiana di prevenzione cardiovascolare (Siprec) e docente di cardiologia all’Università Federico II di Napoli, “l’attività fisica regolare può essere considerata una vera e propria medicina per il cuore”. 

Tuttavia, a differenza della terapia farmacologica, la cultura dell’attività fisica come prevenzione non è altrettanto diffusa, nonostante il suo valore scientifico sia ben documentato. Dunque, per incoraggiare l’esercizio quotidiano e una sana alimentazione, è bene conoscerne i benefici e gli effetti. Non sottovalutare questi aspetti significa dare la giusta attenzione al proprio benessere e alla propria salute. 

I benefici dell’attività fisica 

Camminare è l’attività fisica più accessibile e, praticata regolarmente dai 30 ai 60 minuti per tre o cinque volte a settimana, può portare benefici straordinari:

  • Riduzione dei fattori di rischio cardiovascolare: aiuta a prevenire diabete, iperlipidemia, ipertensione.
  • Calo di peso: la riduzione del peso corporeo aiuta a migliorare la salute prevenendo la sindrome metabolica e curando l’obesità.
  • Prevenzione dell’osteoporosi: stimola la mineralizzazione delle ossa, riducendo il rischio di fragilità ossea.
  • Sostegno alla salute mentale: riduce i sintomi di ansia e depressione grazie al rilascio di endorfine.
  • Prevenzione di alcuni tumori: aiuta a prevenire il carcinoma del colon e il cancro al seno, potenziando le difese immunitarie e favorendo la motilità intestinale.
  • Miglioramento dell’efficienza cardiopolmonare: il cuore e i polmoni riescono a sfruttare l’ossigeno in modo ottimale, migliorando la resistenza e diminuendo lo sforzo per gli organi.

È comunque fondamentale sottoporsi a un controllo medico prima di iniziare qualunque attività sportiva, soprattutto se si avvertono sintomi come dolore al petto, dispnea, vertigini o tachicardia durante l’esercizio.

Seguire un’alimentazione equilibrata

Per chi pratica sport, seguire un’alimentazione sana ed equilibrata è essenziale e va adattata al tipo di attività fisica svolta. Una dieta troppo pesante può rallentare la performance, mentre una carenza energetica rischia di compromettere i risultati e la salute. Bisogna quindi valutare il fabbisogno calorico in base a fattori come sesso, età, intensità e durata dell’allenamento. Le proteine sono essenziali per la crescita e il recupero muscolare, specie negli sforzi intensi e prolungati, mentre i carboidrati rappresentano la fonte energetica primaria nelle fasi iniziali dell’attività. I grassi, infine, offrono energia a lungo termine, particolarmente utile nelle attività aerobiche di resistenza.

Seguire una dieta equilibrata è un’azione utilissima per la prevenzione cardiovascolare. Aiuta a mantenere il cuore in salute, riducendo il rischio di ipertensione, colesterolo alto e altre condizioni che possono compromettere il sistema cardiovascolare. Integrando nella dieta cibi come frutta, verdura, cereali integrali, pesce e grassi “buoni” come l’olio d’oliva, si protegge il cuore, migliorando anche la circolazione e favorendo il benessere complessivo dell’organismo.

Una corretta idratazione

L’idratazione è altrettanto essenziale per la prevenzione cardiovascolare, ma deve essere gestita con attenzione. Mantenere il corpo ben idratato facilita il lavoro del cuore, aiutandolo a pompare il sangue in modo efficiente e prevenendo l’ispessimento del sangue, che può aumentare il rischio di ipertensione e altri disturbi cardiovascolari. Bere regolarmente contribuisce, quindi, a mantenere la salute del sistema cardiocircolatorio, migliorando la circolazione e riducendo lo stress sui vasi sanguigni. L’apporto di acqua, di qualsiasi tipo, deve essere sì abbondante ma correttamente bilanciato in base all’età e alle necessità cliniche di ogni singolo paziente.

L’acqua, dunque, è fondamentale prima e dopo l’allenamento per aiutare il recupero muscolare. Durante lo sforzo fisico, tuttavia, bere troppa acqua può stimolare un’eccessiva sudorazione, provocando la perdita di sali minerali che può causare crampi, ridotta efficienza muscolare e un senso di affaticamento precoce. 

Attività fisica e patologie cardiovascolari

L’esercizio fisico non è controindicato nei pazienti con patologie cardiovascolari. Va sicuramente attenzionato e personalizzato in base alle patologie concomitanti del paziente. ad esempio, nei pazienti ipertesi, una attività fisica di tipo aerobico che duri almeno 20-30 minuti, per 2-3 volte a settimana, può aiutare a ridurre la pressione arteriosa e la frequenza cardiaca, permettendo in alcuni casi la riduzione del dosaggio dei farmaci antiipertensivi assunti. 

La Società Europea di Cardiologia (ESC) ha pubblicato nel 2020 le linee guida dell’attività sportiva nei pazienti cardiopatici, dimostrando che  l’esercizio fisico regolare non solo aiuta a prevenire le malattie cardiache, ma riduce anche la morte prematura in quelle persone con una diagnosi di patologia cardiaca nota. Resta chiaro che l’attività sportiva di bassa o media intensità va attentamente concordata con il cardiologo curante, al fine di evitare rischi.

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