La patologia nota come ipercolesterolemia rappresenta uno dei principali fattori di rischio a livello cardiovascolare e non solo. Questa patologia emerge nel momento in cui sono presenti elevati livelli di colesterolo all’interno del sangue. Il colesterolo, di per sé, non è nocivo, ma il suo grado di pericolosità dipende dalla concentrazione all’interno dell’organismo.
Fattori di rischio e cause dell’ipercolesterolemia
Tra i principali fattori di rischio per l’ipercolesterolemia possiamo individuare:
- Cause genetiche e condizioni ereditarie che portano i livelli di colesterolo a risultare elevati anche in giovane età, come nel caso dell’ipercolesterolemia familiare.
- Un’alimentazione scorretta, che si manifesta in particolare tramite una dieta eccessivamente ricca di grassi saturi e trans, accompagnata da uno stile di vita sedentario. In questo caso, invece, si parla di ipercolesterolemia secondaria.
- Obesità, fumo ed eccessivo consumo di alcool
- Età e genere sessuale (gli uomini sono più a rischio prima dei 55 anni, le donne in seguito alla menopausa)
Queste sono solo alcune delle più comuni cause, che possono anche abbinarsi tra loro in pericolose combinazioni.
Ipercolesterolemia, come si effettua la diagnosi
La diagnosi di ipercolesterolemia emerge dopo esami del sangue che vanno a misurare quello che viene definito il “profilo lipidico”, ovvero il dosaggio delle principali molecole che sono coinvolte nel metabolismo dei grassi nel nostro corpo. Queste sono:
- Il colesterolo totale: comprende indistintamente quota di colesterolo HDL, LDL e parte dei trigliceridi. Da solo non è diagnostico ma è un ottimo indicatore del metabolismo lipidico.
- Il colesterolo LDL: è considerato come “colesterolo cattivo” e, se in eccesso, puòaccumularsi all’interno dei vasi arteriosi, riducendone l’elasticità, e formando le cosiddette “placche”, che progressivamente ostacolano la circolazione del sangue. Questo processo viene detto aterosclerosi e può avvenire in tutti i distretti del corpo: arterie carotidi, aorta, coronarie, vasi cerebrali, vasi di braccia e gambe.. Si tratta di uno dei principali fattore di rischio per le malattie cardiovascolari.
- Il colesterolo HDL (“colesterolo buono”) invece è un alleato dell’organismo, perché lo aiuta a smaltire regolarmente il colesterolo LDL in eccesso nei vari organi
- I trigliceridi sono lipidi complessi che derivano principalmente dall’alimentazione, e loro valori elevati sono associati a patologie cardiovascolari, nonchè a patologie di fegato e pancreas.
Generalmente viene consigliato di effettuare queste analisi a digiuno di almeno 12 ore, al fine di ottenere risultati più accurati.
Inoltre, non basta leggere i valori di normalità del laboratorio per essere sicuri di avere valori soddisfacenti. Ogni paziente, in base al rischio clinico, ha differenti valori di normalità, ad esempio per un giovane sono accettabili valori di colesterolo più elevati rispetto ad un 65enne con malattia cardiovascolare conclamata. Per questo motivo, i risultati di questi esami vanno sempre letti dal medico.
Cenni di trattamento per l’ipercolesterolemia
Il trattamento dell’ipercolesterolemia varia a seconda della gravità della condizione del paziente. Un’attenzione principale può consistere certamente nell’adottare uno stile di vita sano, con una dieta povera di grassi e una costante attività sportiva, preferibilmente di tipo aerobico.
Nel caso in cui questi accorgimenti non si rivelassero sufficientemente utili a far rientrare i valori nei range di normalità sarà possibile impostare anche un approccio farmacologico per l’ipercolesterolemia. Sono disponibili in commercio diversi farmaci, con un soddisfacente profilo di sicurezza e tollerabilità, che vanno scelti in base alle esigenze del paziente.
Perché è importante fare prevenzione sull’ipercolesterolemia
Nel caso dell’ipercolesterolemia la prevenzione è particolarmente importante per evitare complicanze gravi e pericolose. Controllare i livelli di colesterolo, per esempio, riduce fortemente e in maniera significativa il rischio di sviluppare malattie cardiache e ictus. La stessa ipercolesterolemia può essere impedita nella sua insorgenza dall’adozione di uno stile di vita sano e sportivo sin dall’infanzia.
Ovviamente è altrettanto importante eseguire controlli in maniera regolare ed effettuare test di screening che possano individuare in maniera tempestiva la condizione, per poi andare subito a intervenire prima dello sviluppo dei danni correlati a livelli costantemente alti di colesterolo..Dato che l’ipercolesterolemia è tra i più frequenti meccanismi fisiopatologici che determinano infarti cardiaci, ictus cerebrali e malattie vascolari periferiche la sua prevenzione ed il controllo dei valori di colesterolo, ad ogni età, è cruciale per mantenere sotto controllo la propria salute.